CUSTOMIZZARE, CHE PASSIONE!

Sicuramente il mondo del custom è talmente vasto e multiforme che risulta difficile parlarne in maniera totalmente esauriente classificando con certezza ogni attività ad esso correlata, un po' come volere sapere con certezza quante gocce d' acqua ci sono nel mare. D' altro canto è anche vero che possiamo rovesciare il discorso e dire che, pur non potendo sapere con certezza assoluta quante gocce ci sono negli oceani, questo non ci impedisce di parlare di un argomento così affascinante.
Questa prefazione per far capire quanto enorme sia questa straordinaria galassia che ci regala tanti piccoli e grandi capolavori "artigianali".
Già, "artigianale" potrebbe essere anche una parola più che adatta a riassumere quell' oggetto che, acquistato in negozio o al mercato ed avente determinate caratteristiche di forma e dimensioni, si presterà ad essere ritoccato attraverso un paziente lavoro di piccole opere manuali. Pensiamo ad esempio, ad un vaso ed al decoupage. Oppure a quelle tegole (i coppi) presenti sui tetti delle nostre case e che spesso e volentieri - soprattutto nei mercatini natalizi - ci ritroviamo sulle bancarelle artigiane, totalmente trasformate e decorate fino a diventare un prezioso elemento di arredo.
Ci sono poi quei pazzi che elaborano la propria automobile (e qui si entrerebbe in un' altra immensa galassia), sia a livello meccanico che estetico ma, già da questo, si può capire come il fatto di customizzare, modificare, trasformare - e tutti i vari sinonimi del caso - possa riguardare praticamente tutto quello che ci circonda ed abbiamo a portata di mano.
Per quanto concerne il mondo dei giocattoli - che in fondo è quello che a noi interessa di più - in genere le modifiche a cui possiamo pensare sono quelle che riguardano action figures, veicoli di ogni scala, bambole e diorami.
Ovviamente l' argomento non interesserà più di tanto quei collezionisti pignoli e maniacali che esigono tutte le caratteristiche originali (in certi casi anche la polvere di quella stessa annata ed epoca :joker: ), a cominciare dagli accessori, dalla scatola ed i vari imballaggi e quanto altro certifica, in una certa maniera, l' autenticità di un oggetto. Loro dicono "io l' ho visto così e così deve essere", secondo il proprio punto di vista. E' una filosofia molto diffusa ed anche condivisibile, ma che ben poco si presta ad entrare in sintonia con il mondo del custom.
Facciamo un esempio pratico. Un collezionista pignolo e scrupoloso di action figures miltari (tipo i G.I.Joe della Hasbro) pretenderà solo gli accessori e le armi originali in dotazione. Al contrario, un customizzatore d.o.c. sarà ben felice di sostituire l' arma o l' accessorio mancante con qualcosa di diverso ma assolutamente equivalente: che sia un arma appartenente ad un altro personaggio oppure che sia un accessorio totalmente autocostruito, andrà ugualmente benone.
Ovviamente si dà per scontato che l' intervento del lavoro di customizzazione sia "migliorativo", cioè renda più gradevole estetivamente - o più funzionale dal punto di vista pratico - l' oggetto.
Quante volte siamo rimasti perplessi di fronte a quel personaggio, appena uscito di fabbrica, che dovrebbe rappresentare un eroe, un mostro, un protagonista televisivo e che in realtà non riusciamo proprio a riconoscere? O almeno, diciamo, non riusciamo a sentirlo "nostro", senza che sia nata quella simpatia a pelle che solitamente si genera in automatico tra il collezionista di toys ed il suo giocattolo.
Come diciamo fin dall' inizio esistono infinite maniere ed idee per customizzare: si può decidere di riverniciare completamente un giocattolo (e che diamine, ci vuole a volte una botta di vita :lol!: ) oppure di trasformare il suo aspetto al punto di renderlo irriconoscibile mediante lavorazioni successive quali limature, tagli, incollature, etc...
Una bellissima passione e senza limiti, se non quelli della propria fantasia!!!!!

Mi sembra un'ottima introduzione sul mondo custom, che fa parte del mondo del collezionismo ma è una branca a sè...
Concordo sul fatto che spesso un collezionista prediliga il pezzo originale, magari anche ancora in scatola e non un custom, così come un appassionato di giochi non condivida le scelte delle case costruttrici su un prodotto della serie perchè poco attinente all'originale o del tutto rielaborato.
A proposito di gijoe, quelli usciti dopo gli anni 90, sono solo più inquadrabili fuori del contesto cartone...

Sì, è vero. E poi bisogna diventare matti anche a tenere il passo con le verie classificazioni che fanno (sempre riguardo ai GI Joe) in merito ai tipi di case produttici dei Cartoni (Sunbow/D.I.C.), fumetti (Marvel, IDW, etc.) al cinema, all' annata, al colore di una patch di pochi millimetri quadrati (!) e tanto ancora.
E, pensandoci bene, un po tutte le collezioni filo-originalistiche osservano scrupolosamente quelli che, per un customizzatore sui generis come me, rimangono solo dettagli.

Direi che come inizio è perfetto!!!! Continua così!!!! Grande!!!! :cheers:

... il proseguo è anche meglio... :)

biri ha scritto:... il proseguo è anche meglio... :)

://6:

Concorda a pieno con Skydive! Ottima introduzione al mondo dei custom :)
Dopotutto i custom non sono proprio una cosa sè rispettoalle uscite "originali" sono l'origine delle uscite "originali" . Il toy designer dopo che ha fatto il progetto di design dell' oggetto (una e vera propria piantina come si fa con le case, con scale di colore etcetc) passa questo progetto allo "scultore che lo crea. Quello che crea è un custom fintanto che non è mezzo in produzione :) Vedi le foto di anteprima di molti giocattoli sono ancora i prototipi :)