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Arrietty

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Messaggio Da jetfire Dom Set 30, 2012 10:49 am

Arrietty

Arrietty Arriet10
"Karigurashi no Arrietty ", in Italia “Arrietty – il mondo segreto sotto il pavimento”, è l’ultimo lungometraggio animato nato dalla sapiente arte grafica dello Studio Ghibli su ispirazione del romanzo per ragazzi di Mary Norton, con la regia di un esordiente trentaseienne, Hiromasa Yonebayashi e la consacrata bravura di Hayao Miyazaki sceneggiatore di altri film di successo come la Città Incantata o il Castello Errante di Howl.
Il libro “The Borrowers” (del 1973), considerato uno dei più bei romanzi per ragazzi degli ultimi decenni e dal quale è tratta la storia, ha già ispirato altri due film: della Walt Disney (Pomi d’ottone e Manici di Scopa) e, nel 1997, il film I Rubacchiotti di Peter Hewitt.

Nel caso di Arrietty, la location si sposta da Londra a Tokyo e non negli anni “50, come nel libro, ma con una storia ambientata ai giorni nostri. Nonostante questo, però, resta immutata l'attualità dei temi trattati che il regista mette in risalto più volte così come la sua attenzione all'ecologia ed all'ambiente.

Il film colpisce lo spettatore, già dalle prime sequenze, per l’equilibrio dei disegni, la perfezione dell’animazione e dei paesaggi combinati con maestria alle musiche ed alla voce della cantante Cecile Corbel che riesce ad emozionare il pubblico, soprattutto nei momenti fondamentali della storia.

Arrietty, del resto, ha già vinto il premio come miglior film d’animazione alla 34° edizione del Japan Academy Prizes.

Le sale cinematografiche italiane si preparano ad accogliere questo film, già record d’incassi in Giappone e presentato sottotitolato in anteprima al Festival del Cinema di Roma nel 2010. Lucky Red distribuirà, infatti, il cartone animato il 14 ottobre prossimo.

Oltre alla magnifica grafica, alla colonna sonora particolarmente raffinata ed alla dolcezza della trama, ponendo un po’ più di attenzione ci si accorge di come il cartone animato sia in grado di trasmettere valori e porre attenzione sui temi di maggior rilevanza in questo periodo. Emergono,infatti, l’importanza dell’amicizia, ma anche profonde questioni sociali come un chiaro richiamo al consumismo, mettendo in evidenza la necessità di prendere in prestito e riusare ciò che non è necessario ad altri, senza dover per forza ricorrere ai soldi per comprare il superfluo, oppure l’importanza della casa, così come la paura per il diverso che deve essere vinta con il dialogo e la comunicazione.

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La storia:
A Koganei, città poco distante da Tokyo, vive Arrietty, una ragazzina di 14 anni, insieme alla sua famiglia. Potrebbe essere una storia normale se non fosse per il fatto che non si tratta di uomini, ma di esseri alti poco più di dieci centimetri che vivono nascosti nelle case degli uomini, sotto i pavimenti, mangiando i loro avanzi e rubando, anzi prendendo in prestito, oggetti lasciati incustoditi per poter sopravvivere. Arrietty è, quindi, una “rubacchiotta”. Ma in realtà questi curiosi personaggi non rubano, utilizzano piuttosto oggetti che altrimenti rimarrebbero inusati. Hanno una casa arredata con tutto ciò che serve, i chiodi sono le loro scale, una zolletta di zucchero può durare mesi e le padrone di casa non si accorgono della loro presenza, tanto sono discreti e silenziosi.
Una vita fatta di fatica e lavoro, quella dei rubacchiotti, sempre con il pericolo di perdere tutto quello che hanno duramente conquistato, la loro casa, il focolare domestico. Una metafora della condizione umana, del resto.
Arrietty, la protagonista, è una ragazza solitaria, che trascorre il tempo fra le foglie, i fiori e le gocce di rugiada e la sua vita scorre tranquilla finchè un evento improvviso non cambia tutto e lei scopre il valore ed il significato vero dell’amicizia.
Sho, è un ragazzo quasi coetaneo di Arrietty, malato di cuore, che a causa della sua salute cagionevole è costretto a trasferirsi dalla caotica e rumorosa Tokyo nella più tranquilla casa di campagna dell’anziana zia, dove vivono appunto i rubacchiotti.

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Arrietty ha una camera colorata piena di cose trovate, ma si sente inutile ed inadeguata perchè vorrebbe finalmente aiutare il papà, Pod, “sgraffignolando” (ovvero cercando) oggetti e cibo lasciati in giro dagli umani.
Così, per caso, avviene l’incontro tra i due. La ragazzina a causa dell’ inesperienza mette a repentaglio la sua sicurezza e quella della sua famiglia facendosi scoprire da Sho "il mostro", che la vede proprio mentre è intenta a prendere in prestito uno suo fazzoletto posato sul comodino.
Eppure Sho non si spaventa, la diversità di Arrietty non lo preoccupa affatto, anzi. Ed anche la ragazza dopo un primo momento di smarrimento, dovuto anche a tutto ciò che le avevano raccontato i genitori sugli umani, comprende che Sho non può e non vuole farle del male.
Questo incontro improvviso, però, scatena il terrore nei genitori della ragazza, e soprattutto della mamma, Homily (Casilia), una donna paurosa, sempre agitata ma una massaia ed un moglie irreprensibile.

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Arrietty capisce subito di potersi fidare di Sho e fra i due inizia un’intensa e tenera amicizia. Si tratta, infatti, di due personaggi tanto diversi nelle dimensioni quanto simili nel carattere. Sho è solo e senza amicizie, così come Arrietty, costretta a vivere, fra mille pericoli, solo con i suoi genitori, senza incontrare mai coetanei con cui giocare o parlare. La paura del diverso svanisce come per incanto ed i due imparano a comunicare, a raccontarsi le loro paure e le loro speranze, quasi come se la differenza di dimensioni ed il divieto assoluto di farsi vedere dagli umani non esistessero.
L’amicizia e la comprensione reciproca insegnerà ad entrambe a non aver paura, sia della grave operazione che Sho dovrà a breve subire, sia del mondo minaccioso che incombe su Arrietty.
Il regista, poi, è stato in grado di mostrare, con una grande capacità espressiva e di animazione, il modo in cui Arrietty vede il mondo che la circonda. Una maniera del tutto diversa da come siamo abituati a vederlo noi. Ecco che la goccia di rugiada, una foglia, un fiore assumono un’importanza ed un valore diverso se viste da un altezza di 10 cm, un gatto o un uccello possono essere temibili nemici. Così la storia si snoda per un’ora e mezza tra situazioni comiche ed eventi teneri e commoventi, sottolineati dalla musica di Cecile Corbel, senza mai, tuttavia, diventare tediosa. Fino ad arrivare al finale per nulla scontato, che ovviamente non sveleremo per non rovinare la sorpresa.

Yonebayashi riesce senza dubbio nel suo intento: quello di colpire con la perfezione dell’animazione, commuovere con la grazia e dolcezza della storia e, soprattutto far riflettere lo spettatore su quelli che sono i valori più importanti trasmessi da questo film.

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Curiosità:
La colonna sonora è stata curata dalla cantante francese Cecile Corbel che pare abbia richiesto espressamente di essere scelta per questa produzione. In una lettera agli Studi Ghibli, infatti la Corbel, spiegava come i loro lavori avessero da sempre ispirato le sue canzoni allegando un cd di prova. Dopo una serie di contatti e nove versioni di prova di “Arrietty’s Song”, la decima ha incontrato decisamente il favore di Toshio Suzuki, il produttore, che ha scelto la Corbel come autrice ed interprete ufficiale delle musiche del film. Le sue sonorità sono di ispirazione celtica e si adattano perfettamente al mondo fiabesco e sognatore del Cartone Animato. Il cd è uscito in Giappone nel luglio 2010 e contiene 22 tracce che sottolineano i passaggi salienti del film. Su iTunes è stato un successo immediato. Fra i brani si ricordano Arrietty's Song (anche in versione strumentale); Sho's Song (versione strumentale) ; The Neglected Garden, I Will Never Forget You,Our House Below (in versione anche strumentale),Tears in my Eyes oppure Goodbye My Friend (versione strumentale).

La fantasia di Mary Norton ha creato queste strane creature, protagonisti di cinque storie, negli anni “50. I suoi personaggi sono identici agli esseri umani per aspetto, sentimenti e linguaggio. Eppure sono piccoli, quasi invisibili e costretti a vivere sotto gli umani, nei loro pavimenti, mangiando e vivendo con ciò che essi dimenticano in giro perché non ne hanno più bisogno. Non possono avere contatti con essi, altrimenti sarebbero costretti a lasciare quella casa trasferendosi nel bosco all’aperto ed al freddo. Il periodo in cui furono pubblicati questi libri era caratterizzato da ristrettezze economiche per molte famiglie, alle quali sembra far riferimento la storia in più di un passaggio. Eppure, dopo 60 anni pare non sia cambiato nulla…la storia è attuale, così come i problemi di sopravvivenza, la necessità di rinunciare al superfluo o la bellezza di poter condividere con gli altri ciò di cui si ha bisogno. Bisognerebbe riflettere….
In Italia la collana di libri "la saga degli Sgraffignoli" è stata pubblicata dalle edizioni Salani.

Pare che Hayao Miyazaki sognasse di produrre un film animato con la storia degli Sgraffignoli già da quando aveva 20 anni, dopo aver letto la traduzione in Giapponese dei libri della Norton. Dopo 40 anni, ha finalmente presentato questo suo progetto trasponendolo in Giappone ai giorni nostri. Un sogno che è riuscito a realizzare dopo aver mietuto successi continui con i suoi precedenti film che hanno incassato milioni di yen. In rete il successo è stato immediato visto che si sono moltiplicati siti e blog che parlano del film. Non resta che aspettare il risultato sul pubblico italiano, anche se molti fan del genere stanno aspettando trepidanti questo evento.
Per tutti coloro che, pur non essendo esperti di questo genere di film, si sono incuriositi nel leggere questa recensione, è doveroso scrivere qualche riga anche sullo Studio Ghibli.
Si tratta di uno studio di produzione cinematografica giapponese specializzato in animazione e fondato dallo stesso Hayao Miyazaki nel 1985. Molte sono state le se creazioni nel corso di questi anni, la maggior parte delle quali sconosciute al grande pubblico. Ma nelle sale cinematografiche italiane sono arrivati film come “I Racconti di Terramare”, “Il Castello errante di Howl” oppure “La Città Incantata” che hanno riscosso sicuramente il favore del pubblico e non solo degli amanti dei Manga.

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Messaggio Da biri Dom Set 30, 2012 12:46 pm

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Messaggio Da gORE Dom Set 30, 2012 7:36 pm

non l'ho ancora visto, il blu ray costa ancora una fucilata :(
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