Transformers Animated Decepticon Blitzwing (recensione)

Nome: Blitzwing
Fazione: Decepticon
Funzione: Berserker (furia scatenata)

"Uhuuuu! Sto flippando!"

Anche per gli standard Decepticon, Blitzwing è totalmente pazzo.
Ha tre personalità impacchettate nella sua carrozzeria di acciaio al cyberium, e litiga con se stesso più o meno tanto spesso quanto litiga con gli altri Decepticon.
La sola persona cui dà ascolto senza interruzioni è Megatron, perché tutte e tre le sue personalità hanno il terrore del comandante Decepticon.
Dispone di un cannone surriscaldante e di un emettitore iberno-congelante per bruciare o ghiacciare i nemici.


Poteri Galattici & Abilità (Specifiche Tecniche)

- A volte si trasforma in carro armato a mezz'aria e si schianta
- Gli piace congelare e poi sciogliere gli avversari
- Fatica a volare in linea retta

Blitzwing è l’unico (per ora) Transformer a tripla trasformazione apparso in Animated. Tra parestesi, la cosa nella serie è giustificata con un tocco di genio: soffrendo di personalità multiple (e ben distinte tra loro), una di queste vuole assumere la forma di un jet, mentre un’altra quella di un carro armato… a risolvere il conflitto verbale ci pensa la terza personalità, che decide di assumerle entrambe le forme!

Nei negozi troveremo Blitzwing inscatolato in modalità jet, per cui partirei proprio da qui nella descrizione. I colori sono i classici e richiamano molto il suo “antenato” G1: c’è un largo uso di grigio (nella punta e nel corpo centrale dell’aereo oltre che nel mezzo dei cingoli), viola (le ali, gli alettoni e particolari sulla fusoliera) e nero (la cabina, l’esterno dei cingoli e i propulsori); in più si possono notare particolari in rosso e il simbolo Decepticon in oro sulla cabina.
Appena l’ho preso in mano ho subito constatato la qualità delle plastiche: sono molto più solide di quanto non appaiano in foto (discorso opposto dei deluxe della più recente serie Universe 2.0, ma questo è un altro discorso). La scultura del jet è nella media della serie, ci sono parecchi particolari ma non si raggiunge (giustamente) i livelli eccelsi dei giocattoli delle serie Cybertron o Movie; premettendo questo, mi sento di dire che i particolari sono scolpiti ottimamente, dai cingoli alla cabina di pilotaggio fino alle fiamme che escono dai propulsori. Il camuffamento è pressoché perfetto, non si vede nessuna parte che faccia pensare al carro armato o al robot, ad eccezione dei grossi e voluminosi cingoli che l’aereo esibisce al posto dei canonici carrelli. Ma questo può trovare una simil giustificazione nel fatto che, essendo la serie futuristica, i jet in futuro magari saranno proprio così.

Seguendo le istruzioni di mamma Hasbro, la modalità seguente è quella del carro armato a cui si giunge seguendo una prima trasformazione: la punta del jet rientra sotto la cabina e questa e sua volta si piega sotto la fusoliera, gli alettoni posteriori si piegano e si chiudono verso l’esterno, dopodichè la parte posteriore del jet si piega verso l’alto e si aggancia alla parte superiore della fusoliera del jet, andando a formare la torretta del carro armato. La parte posteriore dei cingoli (che saranno in seguito i piedi del robot) rientra in uno sportellino alla base e le ali si uniscono ruotando all’indietro e piegandosi leggermente verso il basso, a formare il “muso” del carro armato. Infine, i reattori del jet ruotano in avanti a formare i cannoni.

Il carro armato risultante è a prima vista massiccio e compatto nel contempo. Lo schema di colori rimane lo stesso, anche se (ovviamente) cambia disposizione: il grigio e il viola la fanno ancora da padroni, il nero si nota di meno essendo quasi tutto nascosto sotto il mezzo e i particolari rossi delle ali da decorazioni diventano la feritoia del carro (particolare a mio avviso geniale). Unica pecca della colorazione è che in questa modalità si è perso il simbolo Decepticon dorato (finito anche lui sotto il mezzo), che secondo me poteva stare magnificamente anche sulla torretta principale.
La suddetta torretta è orientabile a 360° e le due bocche di fuoco sono entrambe sparanti, i missili altro non sono che le fiamme dei propulsori del jet.
Il camuffamento in questa modalità è ottimo a parte la cabina dell’aereo ben visibile sotto il mezzo, ma ripeto questo particolare è visibile solo guardando il modellino dal basso; parti del robot invece non sono assolutamente visibili.

La seconda trasformazione ci riporta dal carro armato al robot: le ali si raddrizzano e si riaprono, si estraggono i pedi del robot dallo sportellino sotto i cingoli che verranno poi distesi a formare le gambe. La torretta ruota verso l’alto e si stacca momentaneamente per aprire in due parti la sezione sottostante che ruoterà verso l’esterno andando a formare spalle e braccia. Le braccia si estendono verso il basso e la sezione delle ali ruota andando dietro le spalle. La testa del robot si posiziona in avanti ruotandola da dietro la schiena e si gira l’elmetto nella corretta posizione, infine la torretta viene agganciata alla schiena del robot.

Il robot appare alto e robusto e non lascia spazio a dubbi riguardo il suo allineamento: è chiaramente uno dei “cattivi” della serie!
Il viola, presente solo sulle ali e in qualche particolare, lascia lo spazio al nero degli avambracci e della parte inferiore delle gambe e al grigio del resto del corpo. Al centro dello stesso è ben visibile la cabina di pilotaggio del jet con al centro il simbolo dorato dei Decepticon.
Menzione speciale per la scultura della testa: soffermandoci solo per un attimo al casco, si può notare come sia vagamente ispirato ad un classico elmetto da soldato tedesco della seconda guerra mondiale con in aggiunta due “protuberanze” nere a simulare due occhialini da aviatore, a richiamare entrambe le modalità alternative. La testa, inoltre, è un chiaro omaggio ai Quintessenziani G1, in quanto Blitzwing ha ben tre visi differenti, scambiabili con una semplice rotazione della rotella posta dietro la testa. Tutti e tre i visi sono scolpiti ottimamente e richiamano alla perfezione la loro controparte animata, essendo praticamente identici. Purtroppo, a causa del particolare appena spiegato, Blitzwing non ha una parte dietro la testa in plastica trasparente come gli altri modellini per simulare gli occhi luminosi, ma penso che il triplo viso ripaghi alla perfezione questa mancanza. La torretta sulla schiena sembra omaggiare Blitzwing G1, che in modalità robot aveva la torretta proprio nella stessa posizione.
Sempre mantenendo gli standard della serie, il modellino ha una elevatissima posabilità con ben 15 punti di snodo tra gambe, braccia, piedi, mani, spalle e testa. Purtroppo, sempre per esigenze di trasformazione, manca uno snodo al torso.

Personalmente giudico questo modellino uno dei migliori della serie, legato anche ad un personaggio televisivo reso alla grande. La tripla trasformazione, la grande posabilità, la solidità sono solo alcuni dei molti pregi di questo prezioso giocattolino, non certo esente da difetti ma così ben fatto da farli passare in secondo piano. Nonostante possa non piacere a chi non apprezza il nuovo stile Animated o a chi vorrebbe in un giocattolo colori più accesi e vividi, mi sento di consigliare questo modellino a tutti… ma veramente a tutti!

... Molte trasformazioni e plurime personalità se non erro... :D :x