CAVALIERI DI ASGARD ILDA DI POLARIS

CAVALIERI DI ASGARD  ILDA DI POLARIS


Ilda di Polaris è la regnante della fredda e dura terra di Asgard, sacerdotessa del dio Odino e massima autorità dei Cavalieri di Asgard. È conosciuta dai suoi sudditi e dai suoi Cavalieri per la sua bontà e la sua equita’.
Un giorno viene posseduta dall'anello del Nibelungo (controllato da Nettuno) e, diventata malvagia, richiama i suoi Cavalieri per estendere il suo dominio sulle terre calde. La maggior parte dei suoi Cavalieri non si rendono conto del cambiamento di personalità della loro sacerdotessa, anche se la stessa sorella Flare se ne accorge fin dall'inizio e cerca di convincere Ilda e gli altri Cavalieri a non intraprendere un'inutile guerra contro Atena e i suoi Cavalieri.
Dopo che i suoi Cavalieri di Asgard sono stati sconfitti, Ilda stessa è affrontata da Pegasus (munito di Sacra Armatura di Odino e spada Balmung) e risvegliata dall'influsso malefico di Nettuno, salvando infine Atena (Lady Isabel) elevando una preghiera a Odino per mezzo della quale tutti i ghiacci del Nord (che si stavano sciogliendo causando diversi disastri) vengono ripristinati.

Poteri e abilità

Ilda non sembra indossare un'armatura, ma semplici protezioni e combatte usando una lancia, inoltre (come tutti gli abitanti di Asgard) ha sviluppato una forte resistenza al gelo ed ha una profonda conoscenza della sua patria. Possiede vari poteri. Può impedire lo scioglimento dei ghiacci di Asgard tramite la preghiera al dio Odino, guarire le ferite grazie al suo cosmo, e ad ammansire gli animali feroci (come fa coi lupi di Luxor). Può portare alla luce le armature del nord nascoste nel territorio di Asgard. Il suo cosmo viene descritto come caldo e compassionevole, ma sotto il potere dell'anello del Nibelungo diventa più freddo e glaciale. I poteri offensivi del suo cosmo si manifestano principalmente sotto l'influsso dell'anello, quindi non sappiamo se il monile accresca il suo potere oppure no. Come poteri offensivi Ilda dà prova di poter sferrare attacchi energetici (raggi, scariche o addirittura sfere di energia) tramite l'anello o la sua lancia (che usa anche come scettro). Sempre sotto l'effetto del monile si dimostra anche in grado di congelare i fiori solo col pensiero.