UFO Robot Grendizer
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UFO Robot Grendizer
UFO Robot Goldrake, è un anime televisivo di 74 episodi, prodotto dalla Toei Animation dal 1975 al 1977, e basato su un soggetto di Gō Nagai, già autore dell'omonimo manga nel 1973. È stata la prima serie mecha giapponese importata in Italia, dove venne originariamente trasmessa con il nome di Atlas UFO Robot nell'ambito del programma Buonasera con... sulla Rete 2, dal 1978 al 1980. Per dare un'idea del successo avuto all'epoca basti pensare che il 45 giri prodotto dalla Fonit Cetra con le sigle della prima serie, Ufo Robot/Shooting star (firmate con lo pseudonimo Actarus), ottenne addirittura il disco d'oro, superando il milione di copie vendute.
La serie ebbe successo anche in Francia e nel mondo arabo, soprattutto in Egitto e Arabia Saudita.
UFO Robot Grendizer è una serie anime cosiddetta Super Robot, prodotta dalla Toei Animation e ideata da Gō Nagai sulla base del suo omonimo manga, con le musiche di Shunsuke Kikuchi ed il character design e le animazioni di Kazuo Komatsubara, sostituito da Shingo Araki a partire dall'episodio 49 (in realtà anche gli episodi 17, 20, 25, 29, 36, 40 e 44 sono già opera di Araki). I 74 episodi complessivi della serie furono trasmessi per la prima volta in Giappone dalla Fuji Television dal 5 ottobre 1975 al 27 febbraio 1977.
Nel 1975 Gō Nagai aveva collaborato alla realizzazione di Uchū-enban daisensō (La grande battaglia dei dischi spaziali), un mediometraggio di circa 30 minuti uscito nei cinema in Giappone. Questo divenne poi il film pilota per lo sviluppo della serie televisiva e, in seguito, dalla sua trama vennero tratti gli ultimi tre episodi della stessa.
In Uchu-enban daisensō la caratterizzazione dei personaggi era diversa. Lo stesso robot, chiamato Gattiger e disegnato da Tadanao Tsuji, compariva solo brevemente alla fine ed era completamente diverso nel mecha design, lasciando quale vero protagonista il pilota, anch'egli differente nell'aspetto e nei colori della livrea rispetto al futuro Duke Fleed. La cabina di guida di Gattiger era molto simile a quella di Mazinga Z, e differenti erano anche i nemici. L'atmosfera country invece era già presente.
Il passaggio dal cortometraggio all'anime televisivo avvenne anche per insistenza della Popy, ramo della Bandai, noto produttore di giocattoli e videogiochi giapponese. Fu sempre la Popy a chiedere a Nagai di disegnare, per l'anime, le gambe del robot più corte e tozze rispetto a quelle dei due Mazinga, in modo da facilitare il mantenimento della posizione eretta dei modellini.
La trilogia con Mazinga Z e Grande Mazinga
Per sfruttare il successo di pubblico incontrato dalle due precedenti serie create da Gō Nagai e prodotte dalla Toei, Mazinga Z e Grande Mazinga, il personaggio di Koji Kabuto (del tutto assente nel film pilota) venne appositamente inserito nella trama della nuova serie come trait d'union. Anche lo stile del robot e le sue fattezze furono modificate proprio per essere più in linea con lo stile dei mecha delle due precedenti serie di Nagai, in modo da far sì che UFO Robot Grendizer formasse con esse una trilogia, anche se, a differenza delle serie di Mazinger, fu concepito subito come prodotto destinato anche ad un pubblico femminile (shōjo).
Il ritorno: "Dynamic Superobot Wars", "Dynamic Heroes"
Garla, un manga del 1976, era stato originariamente pensato da Go Nagai come seguito di Goldrake, ma la sua disputa nata con la Toei Animation per i suoi diritti su Gaiking ha fatto sì che restasse un esperimento a sé stante e incompiuto. Nel 2002, dopo molti anni dalla serie animata, Goldrake è stato ripreso, anche se solo sotto forma di manga, nel sesto capitolo del volume "Dynamic Superobot Wars" (pubblicato in Italia nel 2005), e poi nuovamente nel 2004 nel manga Dynamic Heroes.
L'edizione italiana
In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta alle 18.45 di martedì 4 aprile 1978 sull'allora Rete 2 (oggi Rai 2) all'interno del contenitore serale Buonasera con..., intitolato in quell'occasione "Buonasera con... Superman - Atlas Ufo Robot", per la realizzazione di Lucio Fasano. La prima puntata trasmessa in TV, fu introdotta da una breve presentazione fatta da Maria Giovanna Elmi, allora annunciatrice RAI, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese e che raccontava del successo riscosso all'estero da questi «particolari cartoni animati»: era infatti la prima serie robotica giapponese ad essere trasmessa in Italia.
La programmazione Rai suddivise la serie in tre blocchi: dal 4 aprile al 6 maggio 1978 (24 episodi); dal 12 dicembre 1978 al 12 gennaio 1979 (25 episodi); dall'11 dicembre 1979 al 6 gennaio 1980 (22 episodi). Furono infatti doppiate e trasmesse in TV solo 71 puntate su 74, con esclusione degli episodi 15, 59 e 71, e ciò malgrado la RAI avesse acquistato l'intera serie.
Pur essendo la terza parte di una trilogia insieme con Mazinga Z e Grande Mazinga, in Italia la serie fu trasmessa prima delle altre due, e così nelle edizioni italiane la continuità fra le tre storie si è completamente perduta, anche per l'alterazione dei nomi originali che, ad esempio, impedisce di cogliere l'unicità del personaggio di Koji Kabuto, rimasto tale nell'adattamento del Grande Mazinga, ma chiamato Ryo in Mazinga Z, ed Alcor in UFO Robot Goldrake.
Di fatto gli spettatori italiani si accorsero probabilmente che qualcosa univa le tre serie, se non altro quando fu trasmessa una puntata di Goldrake in cui compare come guest star il Boss Robot. Boss, infatti, è presente sia in Mazinga Z, in cui collabora goffamente proprio con Koji contro il Dottor Inferno, sia nel Grande Mazinga, in cui ricopre lo stesso ruolo di aiutante maldestro al fianco di Tetsuya Tsurugi, e dove Koji comparirà solo al termine.
La Goldrake-mania
In effetti, la Goldrake-mania fece impazzire il Paese, che ben presto divenne il maggiore acquirente occidentale dei cartoni animati made in Japan proprio grazie al successo di Atlas UFO Robot.
Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi e si scatenò una sorta di delirio collettivo. L'immagine di Goldrake finì su centinaia di prodotti diversi: fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi lavabili, modellini e addirittura dei doposci, riempirono i negozi di tutta Italia.
Tuttavia, mentre bambini e ragazzini erano entusiasti, molti genitori si mostrarono perplessi, se non ostili alla novità, come del resto gran parte dell'opinione pubblica (adulta). Malgrado il disappunto verso la serie avesse trovato finanche l'appoggio di alcuni parlamentari, come il deputato Silverio Corvisieri, membro della Commissione di Vigilanza RAI, che intervenne con un articolo fortemente critico dal titolo "Un ministero per Goldrake" pubblicato su La Repubblica del 7 gennaio 1979, la serie non fu però interrotta, e la sua popolarità continuò a crescere.
In piena Goldrake-mania si diffuse, soprattutto grazie alla stampa, una falsa notizia, secondo cui i cartoni animati giapponesi (fra cui Goldrake, ovviamente) non erano "animati a mano", ma da un computer, che, sulla base dei dati inseriti da tecnici in camice bianco, realizzava il tutto automaticamente. La diceria avrebbe resistito fino agli anni novanta. Nel maggio 1990, infatti, la fanzine Mangazine pubblicò un dossier sulla Toei Animation di Luca Raffaelli, contenente un'intervista ad Umeda-san, l'allora responsabile della Toei, il quale, sull'argomento, così si espresse: «Computer? Qui non ci sono affatto. So che in Italia circola la leggenda secondo cui i nostri cartoni animati sono realizzati con il computer, ma le assicuro che qui dentro non ce n'è uno».[9] Anche sul n. 8 (novembre 1991) della rivista Mangazine fu pubblicato un dossier sulla Toei, a cura di Federico Colpi. L'intervistatore ricorda che il portavoce della Toei, dopo una lunga risata, rispose: «Scusi, ma li ha visti i nostri studi? Qui non c'è nemmeno l'aspirapolvere, perché è tecnologia troppo avanzata... E poi, Goldrake è del 1975! A quei tempi non c'erano nemmeno i word processors».
PA-62-DUKE BUGGY (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 1° versione (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 2°versione (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 3° versione (Made in Italy Mattel)
La serie ebbe successo anche in Francia e nel mondo arabo, soprattutto in Egitto e Arabia Saudita.
UFO Robot Grendizer è una serie anime cosiddetta Super Robot, prodotta dalla Toei Animation e ideata da Gō Nagai sulla base del suo omonimo manga, con le musiche di Shunsuke Kikuchi ed il character design e le animazioni di Kazuo Komatsubara, sostituito da Shingo Araki a partire dall'episodio 49 (in realtà anche gli episodi 17, 20, 25, 29, 36, 40 e 44 sono già opera di Araki). I 74 episodi complessivi della serie furono trasmessi per la prima volta in Giappone dalla Fuji Television dal 5 ottobre 1975 al 27 febbraio 1977.
Nel 1975 Gō Nagai aveva collaborato alla realizzazione di Uchū-enban daisensō (La grande battaglia dei dischi spaziali), un mediometraggio di circa 30 minuti uscito nei cinema in Giappone. Questo divenne poi il film pilota per lo sviluppo della serie televisiva e, in seguito, dalla sua trama vennero tratti gli ultimi tre episodi della stessa.
In Uchu-enban daisensō la caratterizzazione dei personaggi era diversa. Lo stesso robot, chiamato Gattiger e disegnato da Tadanao Tsuji, compariva solo brevemente alla fine ed era completamente diverso nel mecha design, lasciando quale vero protagonista il pilota, anch'egli differente nell'aspetto e nei colori della livrea rispetto al futuro Duke Fleed. La cabina di guida di Gattiger era molto simile a quella di Mazinga Z, e differenti erano anche i nemici. L'atmosfera country invece era già presente.
Il passaggio dal cortometraggio all'anime televisivo avvenne anche per insistenza della Popy, ramo della Bandai, noto produttore di giocattoli e videogiochi giapponese. Fu sempre la Popy a chiedere a Nagai di disegnare, per l'anime, le gambe del robot più corte e tozze rispetto a quelle dei due Mazinga, in modo da facilitare il mantenimento della posizione eretta dei modellini.
La trilogia con Mazinga Z e Grande Mazinga
Per sfruttare il successo di pubblico incontrato dalle due precedenti serie create da Gō Nagai e prodotte dalla Toei, Mazinga Z e Grande Mazinga, il personaggio di Koji Kabuto (del tutto assente nel film pilota) venne appositamente inserito nella trama della nuova serie come trait d'union. Anche lo stile del robot e le sue fattezze furono modificate proprio per essere più in linea con lo stile dei mecha delle due precedenti serie di Nagai, in modo da far sì che UFO Robot Grendizer formasse con esse una trilogia, anche se, a differenza delle serie di Mazinger, fu concepito subito come prodotto destinato anche ad un pubblico femminile (shōjo).
Il ritorno: "Dynamic Superobot Wars", "Dynamic Heroes"
Garla, un manga del 1976, era stato originariamente pensato da Go Nagai come seguito di Goldrake, ma la sua disputa nata con la Toei Animation per i suoi diritti su Gaiking ha fatto sì che restasse un esperimento a sé stante e incompiuto. Nel 2002, dopo molti anni dalla serie animata, Goldrake è stato ripreso, anche se solo sotto forma di manga, nel sesto capitolo del volume "Dynamic Superobot Wars" (pubblicato in Italia nel 2005), e poi nuovamente nel 2004 nel manga Dynamic Heroes.
L'edizione italiana
In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta alle 18.45 di martedì 4 aprile 1978 sull'allora Rete 2 (oggi Rai 2) all'interno del contenitore serale Buonasera con..., intitolato in quell'occasione "Buonasera con... Superman - Atlas Ufo Robot", per la realizzazione di Lucio Fasano. La prima puntata trasmessa in TV, fu introdotta da una breve presentazione fatta da Maria Giovanna Elmi, allora annunciatrice RAI, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese e che raccontava del successo riscosso all'estero da questi «particolari cartoni animati»: era infatti la prima serie robotica giapponese ad essere trasmessa in Italia.
La programmazione Rai suddivise la serie in tre blocchi: dal 4 aprile al 6 maggio 1978 (24 episodi); dal 12 dicembre 1978 al 12 gennaio 1979 (25 episodi); dall'11 dicembre 1979 al 6 gennaio 1980 (22 episodi). Furono infatti doppiate e trasmesse in TV solo 71 puntate su 74, con esclusione degli episodi 15, 59 e 71, e ciò malgrado la RAI avesse acquistato l'intera serie.
Pur essendo la terza parte di una trilogia insieme con Mazinga Z e Grande Mazinga, in Italia la serie fu trasmessa prima delle altre due, e così nelle edizioni italiane la continuità fra le tre storie si è completamente perduta, anche per l'alterazione dei nomi originali che, ad esempio, impedisce di cogliere l'unicità del personaggio di Koji Kabuto, rimasto tale nell'adattamento del Grande Mazinga, ma chiamato Ryo in Mazinga Z, ed Alcor in UFO Robot Goldrake.
Di fatto gli spettatori italiani si accorsero probabilmente che qualcosa univa le tre serie, se non altro quando fu trasmessa una puntata di Goldrake in cui compare come guest star il Boss Robot. Boss, infatti, è presente sia in Mazinga Z, in cui collabora goffamente proprio con Koji contro il Dottor Inferno, sia nel Grande Mazinga, in cui ricopre lo stesso ruolo di aiutante maldestro al fianco di Tetsuya Tsurugi, e dove Koji comparirà solo al termine.
La Goldrake-mania
In effetti, la Goldrake-mania fece impazzire il Paese, che ben presto divenne il maggiore acquirente occidentale dei cartoni animati made in Japan proprio grazie al successo di Atlas UFO Robot.
Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi e si scatenò una sorta di delirio collettivo. L'immagine di Goldrake finì su centinaia di prodotti diversi: fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi lavabili, modellini e addirittura dei doposci, riempirono i negozi di tutta Italia.
Tuttavia, mentre bambini e ragazzini erano entusiasti, molti genitori si mostrarono perplessi, se non ostili alla novità, come del resto gran parte dell'opinione pubblica (adulta). Malgrado il disappunto verso la serie avesse trovato finanche l'appoggio di alcuni parlamentari, come il deputato Silverio Corvisieri, membro della Commissione di Vigilanza RAI, che intervenne con un articolo fortemente critico dal titolo "Un ministero per Goldrake" pubblicato su La Repubblica del 7 gennaio 1979, la serie non fu però interrotta, e la sua popolarità continuò a crescere.
In piena Goldrake-mania si diffuse, soprattutto grazie alla stampa, una falsa notizia, secondo cui i cartoni animati giapponesi (fra cui Goldrake, ovviamente) non erano "animati a mano", ma da un computer, che, sulla base dei dati inseriti da tecnici in camice bianco, realizzava il tutto automaticamente. La diceria avrebbe resistito fino agli anni novanta. Nel maggio 1990, infatti, la fanzine Mangazine pubblicò un dossier sulla Toei Animation di Luca Raffaelli, contenente un'intervista ad Umeda-san, l'allora responsabile della Toei, il quale, sull'argomento, così si espresse: «Computer? Qui non ci sono affatto. So che in Italia circola la leggenda secondo cui i nostri cartoni animati sono realizzati con il computer, ma le assicuro che qui dentro non ce n'è uno».[9] Anche sul n. 8 (novembre 1991) della rivista Mangazine fu pubblicato un dossier sulla Toei, a cura di Federico Colpi. L'intervistatore ricorda che il portavoce della Toei, dopo una lunga risata, rispose: «Scusi, ma li ha visti i nostri studi? Qui non c'è nemmeno l'aspirapolvere, perché è tecnologia troppo avanzata... E poi, Goldrake è del 1975! A quei tempi non c'erano nemmeno i word processors».
PA-62-DUKE BUGGY (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 1° versione (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 2°versione (Popy 1976)
GA-37 DX GRENDIZER 3° versione (Made in Italy Mattel)
Re: UFO Robot Grendizer
Chiedo lumi ai più ferrati, ma mi risulta che il jumbo popy con navicella sia "cavalcabile" ovvero girino immagini di bambini giapponesi (che nel frattempo saranno già padri) a cavalcioni del disco di goldrake... :affraid:
Re: UFO Robot Grendizer
immagini stupende!!!!
mamma mia.....................una digicam con i controca@@i!!!!
e il jumbo spacer!!!!
fantastico!!!!!
una recensione da urlo!!!!
bravissimo!!!!
mamma mia.....................una digicam con i controca@@i!!!!
e il jumbo spacer!!!!
fantastico!!!!!
una recensione da urlo!!!!
bravissimo!!!!
pi-chan- Rare Toy
- Data d'iscrizione : 29.11.11
Età : 57
Località : Villa Minozzo R.E.
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» MEGA lotto vinili Marusan,Popy, Bullmark, Bandai, Marmit, M1Go ..... accorrete!!!!
Mer Ott 26, 2016 10:15 am Da biri