Transformers G1 Decepticon Shockwave-Brutal (recensione)

Shockwave [Brutal]


Nome: Shockwave
Alleanza: Decepticon
Funzione: Comandante delle operazioni militari

"Un pensiero chiaro prima di un’azione avventata."

Freddo, brutale, con un approccio scientifico alla guerra. Cerca di spodestare Megatron come capo dei Decepticon perché crede che la logica dica che lui sarebbe migliore. Come pistola laser, può emettere raggi letali di energia da qualsiasi parte dello spettro elettromagnetico: raggi gamma, raggi x, luce visibile, raggi infrarossi, onde radio, etc. Vola in modalità pistola laser o robot. Ha un elevato uso di carburante, ma può potenziarsi con sorgenti nucleari. Spesso confuso da processi mentali intuitivi ed emotivi.

Forza : 10
Intelligenza : 10
Velocità : 7
Resistenza : 7
Rango : 9
Coraggio : 9
Potenza di Fuoco : 9
Abilità : 9

Profilo Marvel Universe

Prima Apparizione: TRANSFORMERS # 4

Profilo:
Di tutti i Decepticon, il metodo d’azione di Shockwave è quello più caratterizzato dalla fredda e brutale efficienza che ci si aspetterebbe da un essere puramente meccanico. Entra in ogni battaglia non con la brama di sangue che hanno i suoi compagni, ma con l’approccio di uno scienziato verso la risoluzione di un problema. Il problema è sempre lo stesso: come può usare le sue abilità per eliminare efficacemente il maggior numero dei suoi nemici, gli Autobot? Trova la risposta fin troppo di frequente. Desidera la posizione di supremazia di Megatron sui Decepticon non perché lo richieda il suo ego, ma perché i suoi circuiti logici lo impongono. Sente che la passione divorante di Megatron per la conquista sia solo un impedimento al suo conseguimento. Con sicurezza compiaciuta, Shockwave crede che le redini del potere Decepticon saranno inevitabilmente sue; dopo tutto, riflette, è solamente logico.
Abilità:
Tra i Decepticon, il potere di Shockwave è secondo solo a quello di Megatron. Il suo controllo totale sullo spettro elettromagnetico gli consente, nella sua modalità di arma a raggi, di emettere un scintillante fascio di energia in una larga varietà di forme: raggi gamma esplosivi ad alta energia, raggi x che gli consentono di vedere attraverso quasi ogni cosa, luce visibile accecante, raggi infrarossi ad alta temperatura e onde radio che possono sia inviare messaggi sia interferire con altri segnali radio sono solo poche delle armi nell’arsenale di Shockwave. Non essendo mai stato adattato dall’Arca a una forma della Terra, Shockwave rimane di una dimensione congrua a quella della sua modalità di robot, quando si trasforma in un’arma a raggi, cioè più lungo di 35 piedi. Può volare in entrambe le modalità, usando i potenti propulsori jet dei suoi stivali (che diventano l’impugnatura nella sua modalità di arma a raggi).
Debolezze:
Il potere di emissione di onde di Shockwave, così come le sue capacità di volo, sono limitate dal suo consumo di carburante. Sebbene usi lo stesso tipo di carburante liquido dei suoi compagni Transformer, può utilizzare anche carburante radioattivo nel piccolo reattore nucleare all’interno del suo torso, che in sostanza elimina la sua dipendenza dal carburante liquido. Sebbene il centro logico del suo cervello sia abitualmente un vantaggio, processi più intuitivi ed emotivi spesso lo confondono, particolarmente quando il suo avversario è umano.


Shockwave è uno dei pochi Transformers, assieme ai colleghi Trypticon, Sky Linx e Omega Supreme, ad avere un congegno a pile annesso ma in questo caso non in supporto nel movimento, bensì per attivare un meccanismo di effetti sonori e visivi azionabili premendo il grilletto; le pile sono contenute sulla schiena del robot ed è possibile selezionare attraverso un interruttore due modalità di effetti sonori. Nei casi più fortunati, il congegno è ancora funzionante nonostante gli anni trascorsi.

Shockwave, -Brutal qui in Italia – è davvero immenso, dotato di un fascino donato dalla sua imponenza e a parere personale, da quel suo personalissimo viso dall’aspetto robotico molto diverso rispetto ai visi antropomorfi degli altri Transformers dell’epoca. Infatti è formato da un elmo in cui è contenuto un visore nero con al centro un “occhio” dorato che nel cartone animato si illuminava mentre il robot scandiva le parole, con le due orecchie posizionate verso l’alto a completare il viso. Il colore predominante, come nell’alt mode, è il viola, e dello stesso colore ma formate da plastica trasparente sia il pugno della mano destra che il cannoncino al posto della mano sinistra. Una leggera parte trasparente è presente anche ad altezza del petto, sopra il quale vi è attaccato un immenso simbolo Decepticon. L’unica parte non colorata sono le cosce, i piedi, le orecchie, i gomiti e le spalle composti di metallo e di color grigio.

Il robot è dotato di un’ottima posabilità e la sua snodabilità è riscontrabile su tutti le giunture, ad altezza di gomiti, ginocchia e testa con –particolare non trascurabile – la possibilità di poterla girare verso l’orizzonte di 360°. Come per il suo alt-mode, anche in versione robot è possibile interagire con il grilletto e vedere illuminarsi il braccio-fucile con contorno di suoni, sempre in due modalità.

La trasformazione stessa alla fine è tutto sommato semplice ed intuitiva; cominciando dalla posizione in alt-mode:

- La parte posteriore viene piegata e posizionata parallelamente alla schiena;
- L’impugnatura diventerà le gambe del robot, sistemandole verso l’esterno, allungandole per far fuoriuscire le cosce e disponendo i piedi rinchiusi all’interno del calcio della pistola;
- Una volta rimossa la canna accessoria della pistola, vengono liberate e quindi posizionate le braccia;
- Viene fatta fuoriuscire la testa dalla base del torace, e posizionate le orecchie.

L’unico aspetto negativo sta nella parte posteriore stessa della pistola, purtroppo necessaria perché è la sede del modulatore degli effettini sonori sopracitati e che tende ad appesantire leggermente il robot facendolo cadere verso la parte posteriore….inoltre, come nel caso del suo alter-ego Megatron, le cosce tendono a ricadere all’interno delle gambe stesse, dovuto al peso stesso del robot e all’usura derivante dalla trasformazione.Ma l’alta posabilità dello stesso pregiudica e in parte aiuta il possessore a limitare i danni.

Il nostro Shockwave, come per molti altri casi, non è farina del sacco della Hasbro: deriva dalla ToyCo, una vecchia marca PreTransformers nell’era Diaclone, ed era disponibile commercialmente con il nome di AstroMagnum, colorato molto spesso di nero.