Transformers Diaclone Puma Rosso / Red Tracks (recensione)

Puma Rosso / Red Tracks



In modalità auto ha un design decisamente accattivante visto che riproduce una Corvette Stingray, macchina sportiva dalla linea elegante e con un cofano decisamente lungo, ma bellissimo.
Se visto dall’alto, il camuffamento è molto buono, se invece ribaltiamo la macchina si notano subito la nuca del robot(che non sarà invece visibile in modalità robotica), le braccia, le ali ed anche i piedi.
La trasformazione in robot è molto semplice: basta allungare il cofano per iniziare a formare le gambe, che allungandosi si vanno anche a distanziare l’una dall’altra, all’estremità del cofano si tirano in avanti i fanali e li si ruota di 90°gradi formando i piedi.
Si gira poi l’insieme ,che ruota all’altezza dell’attacco con il parabrezza, di 180° gradi e le gambe sono formate!
Le braccia e le alette(che sono connesse) vanno estratte da sotto la macchina facendole ruotare di 90° verso il basso e successivamente di 90° verso l’esterno,
a questo punto le sole braccia vanno ruotate verso il basso mantenendo le ali a croce rispetto al corpo,dalle braccia successivamente si estraggono i pugni tramite due piccoli perni posti ai lati delle stesse.
Manca solo la testa, che si posiziona semplicemente ruotando all’indietro la parte posteriore e mostrando la testa del robot.
Questo è uno dei pochi Autorobot che ha anche una terza trasformazione, molto semplice; basta infatti in modalità auto tirare fuori le braccia e posizionarle paralleli al resto dell’auto, lasciando le ali a 90° (esattamente come nella modalità Robot) per avere una “macchina volante”.

Per armamento ha un fucile bello grosso, utilizzabile sia dal Robot che dalla “Macchina volante”; in questo caso si posiziona nella parte inferiore del veicolo al centro dell’alloggio per le braccia. Ha inoltre una coppia di lanciamissili che si montano con un supporto apposito sul lunotto posteriore, utilizzabili in tutte e tre le modalità.
In versione robot praticamente formano una specie di “casco” insieme al lunotto.
Purtroppo qui da noi non mi risulta che siano arrivati i missili originali, che furono sostituiti con i pessimi missili gommati italiani…
Se l’auto è bella per la sua linea sportiva, abbellita anche da una coppia di adesivi posti sul cofano che riproducono un paio di ali fiammeggianti. Il robot non è da meno, una volta trasformato è ben proporzionato e a causa dei lanciamissili all’occhio risulta un po’ più alto della maggior parte delle Autorobot della sua linea.
Sicuramente è più slanciato!
Il tetto/torace ospita uno sportellino per l’inserimento dell’eventuale dianauta (per chi ne è in possesso), caratteristica mantenuta anche nella versione G1 (solo lo sportellino,il dianauta non lo mantennero…).
Come tutti i vecchi Trasformer, non ha una grande snodabilità / posabilità;
Le uniche parti davvero mobili sono le braccia che però, a differenza di altri modelli Autorobot, non hanno uno snodo in avanti all’altezza della spalla, ma solo laterale e all’altezza degli avambracci.
La versione rossa risulta essere molto ricercata dai più, ma di difficile reperimento.
Varia dal G1 appunto nei colori, che qui in prevalenza sono il rosso per la carrozzeria, il Blu Scuro per le ali, per la testa e i lanciamissili del robot.