Transformers DOTM Megatron (Voyager) *MechTech* (recensione)
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Transformers DOTM Megatron (Voyager) *MechTech* (recensione)
Nome: Megatron
Alleanza: Decepticon
Megatron ha perso diverse battaglie, ma non è mai stato sconfitto definitivamente. Anche dopo la sua distruzione quasi totale subita grazie all'Allspark, è ritornato. Quest'ultima sconfitta non è niente per lui. Ha piani preparati da migliaia di anni che stanno finalmente andando in porto. Questa volta, niente lo fermerà dall'annientare completamente gli Autobot.
Forza : 10
Intelligenza : 10
Velocità : 10
Resistenza : 10
Rango : 10
Coraggio : 9
Potenza di Fuoco : 10
Abilità : 9
Di qualsiasi incarnazione dei Transformers si stia parlando, film, cartoni, fumetti o giocattoli, Megatron è il leader indiscusso della causa Decepticon, un signore del male che guida con genialità e pugno di ferro un esercito di ribelli e conquistatori galattici.
Nel terzo film non gli è stato reso un buon servizio; ferito e dolorante, spesso accantonato in un angolo per fare spazio ad altri personaggi, sfoggia una volta sola la sua modalità veicolare del pianeta terra, vera novità per questa continuity.
Ma come si dice tra collezionisti, il vero scopo degli altri media dei Transformers è far vendere giocattoli, e con me, l’idea che Megatron per la prima volta portasse la battaglia sullo stesso piano di Optimus Prime, camion contro camion, ha funzionato: ho acquistato il modello 15 giorni prima di vedere il film, fiducioso che, se questa non fosse stata l’edizione definitiva del personaggio, sarebbe stata comunque una delle migliori.
Ecco le caratteristiche del modello, poi dirò se la mia sensazione si è avverata.
La Confezione
Di solito non recensisco le confezioni dei modelli, ma quelle di Dark of the Moon sono una discreta novità e meritano qualche commento; continua la tradizione inaugurata da animated delle scatole strane: quella dei Voyager DoTM da un lato si restringe e diventa ovale. la finestra "try me" è per vedere con i propri occhi la molla del meccanismo MechTech dell'arma. non c'ero arrivato: mi aspettavo una gimmick sonora. Non che mi sia dispiaciuto non trovarcela.
L'illustrazione del modello sul retro è pesantemente photoshoppata: addirittura, in robot mode è speculare, e in vehicle mode ha dei dettagli colorati che nel modello non ci sono. La grafica bianca e blu con i disegni che ricordano lo spazio, invece, è molto bella, più “personalizzante” delle solite griglie colorate rosse o gialle.
Le istruzioni fatte con le foto del modello anziché i disegni non sono un miglioramento rispetto alle vecchie; l’intelligibilità è esattamente la stessa.
Megatron si presenta in robot mode, con il mantello addosso e l’arma separata. Per tanto, recensirò prima il robot mode e poi il vehicle mode.
Modalità Robot
Altezza 16 cm. Circa
Colori: Marrone, grigio (avambracci, piedi, piastra del petto, arma), Beige (mantello) dettagli in rosso (occhi), argento (bocca) nero (coprispalle, ruote).
DoTM Voyager Megatron, come ampliamente anticipato, è piccolo per la sua taglia; in robot mode la cosa non è particolarmente evidente, ma penso che lo sarebbe a confronto con il voyager del 2009, tanto per dire. avrei voluto metterlo in coppia con Battle Blade Optimus Prime (che non ho ancora; sarebbe stato un acquisto per il futuro) ma adesso sono abbastanza convinto che risulterebbe più grande Optimus di Megatron.
Le articolazioni del robot mode sono entusiasmanti: è articolato al ginocchio che può sia piegarsi che ruotare, alla coscia, può ruotare il busto per ragioni di trasformazione, ha il gomito articolato in due punti e due rotazioni della spalla (alto-basso e davanti-dietro). La testa è su Jointball. Un po’ meno entusiasmante il suo equilibrio: a causa dei piedi che poggiano alternativamente o sulla punta o sul tallone, ma non su tutta la superficie, per stare in equilibrio è meglio metterlo con le gambe divaricate e leggermente piegate al ginocchio. Ci perde ancora un po’ in statura, però!
Dal punto di vista estetico, è un buon compromesso fra il design originale di questo personaggio e l'esigenza di un vehicle mode: come il personaggio del film del 2007, ha le braccia lunghe che terminano in dita con un’articolazione in più rispetto a quelle umane, piedoni con due dita, "addominali" fatti di placche, ma questa volta il suo design è interrotto da ruote, parafanghi e marmitte che appaiono qua e là; nulla di troppo invasivo. Gli unici particolari evidenti di fronte sono il paraurti che diventa il petto del robot, e la griglia che lo sovrasta che si ritrova appoggiata sulle due spalle. L'insieme non è niente male: forse, l'unico difetto conferito al robot mode dalla trasformazione è il bacino molto largo. il paragone con la versione 2007 è fondamentale perchè, a parte la ferita sul volto, DoTM Megatron è perfettamente simmetrico. Quest ultima a vedersi non sembra grave come quella che ha nel film, però è scolpita molto bene.
Dove non ci siamo, invece, è la colorazione. Il modello è quasi interamente non verniciato, particolari evidenti e significativi come le mani, i piedi e la piastra pettorale sono nel grigio nativo della plastica; stesso discorso per le gambe e le braccia marrone. Ha una vaga passata di vernice metallizzata su addome e cosce: il rosso degli occhi è ottenuto con la plastica trasparente, e l’unica applicazione di vernice evidente è l’argento sulla faccia e un po’ di bianco sui tubi che si vedono sulle cosce.
L’altra novità di questo modello sono gli accessori: il tema della serie di giocattoli, abbondantemente presente anche nel film Dark of the Moon, sono le armi MechTech, armi che si “trasformano” a loro volta grazie ad un meccanismo a molla. Quella di Megatron ricorda tanto il tradizionale cannone a fusione delle vecchie incarnazioni del modello, specie se aperta. si nota che si può bloccare l'arma in questa posizione, ma nelle istruzioni la cosa non è menzionata; inoltre, dopo essere stata a lungo bloccata, quella del mio esemplare per un paio di usi non ha scattato più molto bene. Non so ancora decidermi se avrei preferito vedere in questo modello lo shotgun che Megatron adopera nel film; ciascuno è evocativo a modo suo.
Megatron ha 5 porte MechTech per agganciare la sua arma o quelle degli altri personaggi: una per ciascun polso, una per ciascun polpaccio, una sulla schiena. L’arma a sua volta ne ha tre.
Il mantello – di gomma, con le cinghie modellate ma non colorate - invece è il tocco di classe del modello, gli calza perfettamente addosso (in entrambe le modalità) e gli conferisce quell'alone di mistero e di minaccia che si addice al leader dei Decepticons.(gli toglie anche un po’ di posabilità bloccando una spalla e nascondendo il braccio sinistro). Con il mantello addosso, raggiunge anche l’obiettivo di una grandissima somiglianza con il personaggio del film; mancano solo qualche catena qua e là, le spalle sono un po’ più ingombranti e la ferita in testa sembra meno grave.
Trasformazione
Per trasformare Megatron da robot a camion cisterna, per prima cosa togliere il mantello e l’arma.
Ruotare le gambe all’altezza del ginocchio di 180°, aprire i pannelli laterali delle ruote, sollevare i polpacci e i piedi in modo da ottenere il retro della cisterna. Ruotare di 180° il bacino; abbassare l’inguine, spingere le cosce verso l’alto e stringere. Unire le due metà della cisterna formata dai polpacci e chiudere i pannelli delle ruote avendo cura di distenderli bene, e di saldarli uno con l’altro nel paraurti posteriore. Aprire le ruote anteriori del rimorchio verso l’esterno. Sollevare dalla schiena di Megatron la cabina del camion, spingendo le marmitte verso il basso. Chiudere le due metà del paraurti anteriore sul petto del robot spingendole una verso l’altra, e estrarre tutto il blocco del paraurti in avanti. Spingere la testa dentro il vano presente nella schiena. Chiudere le mani dentro i polsi, ruotare le braccia indietro (si formeranno i parafanghi anteriori), sollevare e ruotare i coprispalle in modo che siano rivolti nella stessa direzione delle braccia. Ruotare le spalle verso la stessa direzione in cui è rivolto adesso il volto di Megatron, e chiuderle una contro l’altra di fronte ad esso. Si formerà il cofano. Durante questa operazione, è necessario anche sollevare ed allineare con precisione il paraurti. Fissare le due metà della griglia anteriore una all’altra e poi al paraurti, sollevare le braccia, chiudere la cabina e i due pannelli laterali che si trovano sui parafanghi posteriori della motrice. Incastrare l’arma MechTech chiusa e con l’impugnatura ripiegata nel rimorchio, a completare la forma della cisterna, piegare il cappuccio dentro il mantello e appoggiarlo sul retro della cisterna.
Questa trasformazione (due nella nuova scala di difficoltà che arriva solo fino a tre) non è eccezionalmente difficile ma ha dei passaggi che a volte mi riescono senza che io capisca perchè, come allineare in una sola mossa le spalle e la piastra del torace affinché diventino il paraurti e il cofano del camion. E' una trasformazione incredibilmente solida e che porta ad un disguise perfetto al 100% (95% se lo si capovolge e si guarda attentamente, in modo da vedere due dita, l’inguine e le cosce del robot).
L'unica lamentela che ho è che a volte passandolo da veicolo a robot mi resta in mano la griglia frontale perchè l'aggancio che unisce le due metà è troppo duro.
Alcuni recensori stranieri consigliano di usare cautela nel ruotare i coprispalle per non rischiare di sollecitare accidentalmente il fregio Mack del cagnolino sul cofano. A me sembra di non aver mai corso questo rischio.
Modalità veicolo: Camion cisterna con motrice Mack M915 Line-Haul modificata
Dimensioni: lunghezza complessiva circa 19,5 cm. Lunghezza della sola motrice circa 11,5 cm, del solo rimorchio, circa 13 cm. Altezza circa 6 cm, marmitte incluse.
Colori: Marrone (maggior parte del veicolo) grigio (cisterna, parafanghi, marmitte) dettagli in rosso (vetri) argento (parte dei serbatoi) bianco (tubi), nero (ruote e griglia anteriore).
In vehicle mode DoTM Voyager Megatron è proprio piccolo; messo accanto a Reveal the Shield Deluxe Optimus Prime, che è una motrice senza rimorchio, la differenza è bella evidente: risulta più alto e lungo della motrice con rimorchio di Megatron. Da non fanatico delle scale in realtà non mi sento danneggiato da questo confronto, ma ritengo doveroso avvisare coloro che ci stanno attenti: difficilmente questo Megatron sarà in scala realistica con gli altri vostri modelli. è altamente dettagliato ma ogni tanto i passaggi dalla plastica beige a quella grigia lo rendono un po' discontinuo (ebbene sì: questo modello praticamente non ha verniciature, a parte qualche sbavatura color ruggine e due dettagli cromati; strana scelta, la ruggine in alcuni punti è dipinta ma non scolpita mentre in altri è scolpita ma non dipinta, similmente a Skids/Mudflap camioncino dei gelati). I dettagli che colpiscono di più però sono quelli del veicolo, dai tergicristalli ai tubi della cisterna, fino al cagnolino della MACK stilizzato sul cofano, si può dire che ha tutti i particolari realistici: ecco perchè rimpiango che sia così poco dipinto, almeno i fari posteriori avrebbero potuto verniciarglieli, tanto per dire.
Il convoglio sterza, come se avesse un vero gancio di traino, anche se il rimorchio non si può sganciare: tocco di classe!
Nel film il camion presenta ancora più accessori superflui del modello: più catene, reti, e una griglia anteriore più prominente e minacciosa. In questa versione invece per conferirgli un aspetto più strano gli hanno fatto il vetro del passeggero sporgente: credo che sia per richiamare l’asimmetria del volto del robot.
Il mantello tendone, mentre nel robot ha gli incastri nelle spalle, in modalità veicolo sta solo appoggiato. L’arma scompare completamente nella cisterna e questo è uno dei motivi che mi hanno fatto apprezzare questo modello più di tanti altri della stessa serie.
Le prese MechTech visibili in modalità veicolo sono di nuovo 5: quella del tettuccio, che ha un blocco a molla per no risultare in un buco quando non è utilizzata, le tre dell’arma sulla cisterna, e le due dei polsi del robot sui serbatoi laterali della motrice. Le istruzioni descrivono una specie di battle mode utilizzando l’arma sul tetto in modalità veicolo, ma secondo me è piuttosto brutto.
Considerazioni finali
DoTM Voyager Megatron è immediatamente riconoscibile per il personaggio che è, ha una modalità realistica e credibile senza sacrificare troppo al robot mode e viceversa, ed ha il carisma del leader. L’elevata posabilità, la solidità del forma camion, la cura del dettaglio e degli accessori, adombrano i due difetti marginali che ha: essere piccolo (difetto in gran parte compensato dal fatto che tutti i modelli nuovi sono più piccoli del solito a causa dell’utilizzo di più plastica nelle armi) e di essere praticamente in bianco e nero (virato seppia). Consigliato anche a chi intende prendere o ha già altre versioni di questo personaggio.
Alleanza: Decepticon
Megatron ha perso diverse battaglie, ma non è mai stato sconfitto definitivamente. Anche dopo la sua distruzione quasi totale subita grazie all'Allspark, è ritornato. Quest'ultima sconfitta non è niente per lui. Ha piani preparati da migliaia di anni che stanno finalmente andando in porto. Questa volta, niente lo fermerà dall'annientare completamente gli Autobot.
Forza : 10
Intelligenza : 10
Velocità : 10
Resistenza : 10
Rango : 10
Coraggio : 9
Potenza di Fuoco : 10
Abilità : 9
Di qualsiasi incarnazione dei Transformers si stia parlando, film, cartoni, fumetti o giocattoli, Megatron è il leader indiscusso della causa Decepticon, un signore del male che guida con genialità e pugno di ferro un esercito di ribelli e conquistatori galattici.
Nel terzo film non gli è stato reso un buon servizio; ferito e dolorante, spesso accantonato in un angolo per fare spazio ad altri personaggi, sfoggia una volta sola la sua modalità veicolare del pianeta terra, vera novità per questa continuity.
Ma come si dice tra collezionisti, il vero scopo degli altri media dei Transformers è far vendere giocattoli, e con me, l’idea che Megatron per la prima volta portasse la battaglia sullo stesso piano di Optimus Prime, camion contro camion, ha funzionato: ho acquistato il modello 15 giorni prima di vedere il film, fiducioso che, se questa non fosse stata l’edizione definitiva del personaggio, sarebbe stata comunque una delle migliori.
Ecco le caratteristiche del modello, poi dirò se la mia sensazione si è avverata.
La Confezione
Di solito non recensisco le confezioni dei modelli, ma quelle di Dark of the Moon sono una discreta novità e meritano qualche commento; continua la tradizione inaugurata da animated delle scatole strane: quella dei Voyager DoTM da un lato si restringe e diventa ovale. la finestra "try me" è per vedere con i propri occhi la molla del meccanismo MechTech dell'arma. non c'ero arrivato: mi aspettavo una gimmick sonora. Non che mi sia dispiaciuto non trovarcela.
L'illustrazione del modello sul retro è pesantemente photoshoppata: addirittura, in robot mode è speculare, e in vehicle mode ha dei dettagli colorati che nel modello non ci sono. La grafica bianca e blu con i disegni che ricordano lo spazio, invece, è molto bella, più “personalizzante” delle solite griglie colorate rosse o gialle.
Le istruzioni fatte con le foto del modello anziché i disegni non sono un miglioramento rispetto alle vecchie; l’intelligibilità è esattamente la stessa.
Megatron si presenta in robot mode, con il mantello addosso e l’arma separata. Per tanto, recensirò prima il robot mode e poi il vehicle mode.
Modalità Robot
Altezza 16 cm. Circa
Colori: Marrone, grigio (avambracci, piedi, piastra del petto, arma), Beige (mantello) dettagli in rosso (occhi), argento (bocca) nero (coprispalle, ruote).
DoTM Voyager Megatron, come ampliamente anticipato, è piccolo per la sua taglia; in robot mode la cosa non è particolarmente evidente, ma penso che lo sarebbe a confronto con il voyager del 2009, tanto per dire. avrei voluto metterlo in coppia con Battle Blade Optimus Prime (che non ho ancora; sarebbe stato un acquisto per il futuro) ma adesso sono abbastanza convinto che risulterebbe più grande Optimus di Megatron.
Le articolazioni del robot mode sono entusiasmanti: è articolato al ginocchio che può sia piegarsi che ruotare, alla coscia, può ruotare il busto per ragioni di trasformazione, ha il gomito articolato in due punti e due rotazioni della spalla (alto-basso e davanti-dietro). La testa è su Jointball. Un po’ meno entusiasmante il suo equilibrio: a causa dei piedi che poggiano alternativamente o sulla punta o sul tallone, ma non su tutta la superficie, per stare in equilibrio è meglio metterlo con le gambe divaricate e leggermente piegate al ginocchio. Ci perde ancora un po’ in statura, però!
Dal punto di vista estetico, è un buon compromesso fra il design originale di questo personaggio e l'esigenza di un vehicle mode: come il personaggio del film del 2007, ha le braccia lunghe che terminano in dita con un’articolazione in più rispetto a quelle umane, piedoni con due dita, "addominali" fatti di placche, ma questa volta il suo design è interrotto da ruote, parafanghi e marmitte che appaiono qua e là; nulla di troppo invasivo. Gli unici particolari evidenti di fronte sono il paraurti che diventa il petto del robot, e la griglia che lo sovrasta che si ritrova appoggiata sulle due spalle. L'insieme non è niente male: forse, l'unico difetto conferito al robot mode dalla trasformazione è il bacino molto largo. il paragone con la versione 2007 è fondamentale perchè, a parte la ferita sul volto, DoTM Megatron è perfettamente simmetrico. Quest ultima a vedersi non sembra grave come quella che ha nel film, però è scolpita molto bene.
Dove non ci siamo, invece, è la colorazione. Il modello è quasi interamente non verniciato, particolari evidenti e significativi come le mani, i piedi e la piastra pettorale sono nel grigio nativo della plastica; stesso discorso per le gambe e le braccia marrone. Ha una vaga passata di vernice metallizzata su addome e cosce: il rosso degli occhi è ottenuto con la plastica trasparente, e l’unica applicazione di vernice evidente è l’argento sulla faccia e un po’ di bianco sui tubi che si vedono sulle cosce.
L’altra novità di questo modello sono gli accessori: il tema della serie di giocattoli, abbondantemente presente anche nel film Dark of the Moon, sono le armi MechTech, armi che si “trasformano” a loro volta grazie ad un meccanismo a molla. Quella di Megatron ricorda tanto il tradizionale cannone a fusione delle vecchie incarnazioni del modello, specie se aperta. si nota che si può bloccare l'arma in questa posizione, ma nelle istruzioni la cosa non è menzionata; inoltre, dopo essere stata a lungo bloccata, quella del mio esemplare per un paio di usi non ha scattato più molto bene. Non so ancora decidermi se avrei preferito vedere in questo modello lo shotgun che Megatron adopera nel film; ciascuno è evocativo a modo suo.
Megatron ha 5 porte MechTech per agganciare la sua arma o quelle degli altri personaggi: una per ciascun polso, una per ciascun polpaccio, una sulla schiena. L’arma a sua volta ne ha tre.
Il mantello – di gomma, con le cinghie modellate ma non colorate - invece è il tocco di classe del modello, gli calza perfettamente addosso (in entrambe le modalità) e gli conferisce quell'alone di mistero e di minaccia che si addice al leader dei Decepticons.(gli toglie anche un po’ di posabilità bloccando una spalla e nascondendo il braccio sinistro). Con il mantello addosso, raggiunge anche l’obiettivo di una grandissima somiglianza con il personaggio del film; mancano solo qualche catena qua e là, le spalle sono un po’ più ingombranti e la ferita in testa sembra meno grave.
Trasformazione
Per trasformare Megatron da robot a camion cisterna, per prima cosa togliere il mantello e l’arma.
Ruotare le gambe all’altezza del ginocchio di 180°, aprire i pannelli laterali delle ruote, sollevare i polpacci e i piedi in modo da ottenere il retro della cisterna. Ruotare di 180° il bacino; abbassare l’inguine, spingere le cosce verso l’alto e stringere. Unire le due metà della cisterna formata dai polpacci e chiudere i pannelli delle ruote avendo cura di distenderli bene, e di saldarli uno con l’altro nel paraurti posteriore. Aprire le ruote anteriori del rimorchio verso l’esterno. Sollevare dalla schiena di Megatron la cabina del camion, spingendo le marmitte verso il basso. Chiudere le due metà del paraurti anteriore sul petto del robot spingendole una verso l’altra, e estrarre tutto il blocco del paraurti in avanti. Spingere la testa dentro il vano presente nella schiena. Chiudere le mani dentro i polsi, ruotare le braccia indietro (si formeranno i parafanghi anteriori), sollevare e ruotare i coprispalle in modo che siano rivolti nella stessa direzione delle braccia. Ruotare le spalle verso la stessa direzione in cui è rivolto adesso il volto di Megatron, e chiuderle una contro l’altra di fronte ad esso. Si formerà il cofano. Durante questa operazione, è necessario anche sollevare ed allineare con precisione il paraurti. Fissare le due metà della griglia anteriore una all’altra e poi al paraurti, sollevare le braccia, chiudere la cabina e i due pannelli laterali che si trovano sui parafanghi posteriori della motrice. Incastrare l’arma MechTech chiusa e con l’impugnatura ripiegata nel rimorchio, a completare la forma della cisterna, piegare il cappuccio dentro il mantello e appoggiarlo sul retro della cisterna.
Questa trasformazione (due nella nuova scala di difficoltà che arriva solo fino a tre) non è eccezionalmente difficile ma ha dei passaggi che a volte mi riescono senza che io capisca perchè, come allineare in una sola mossa le spalle e la piastra del torace affinché diventino il paraurti e il cofano del camion. E' una trasformazione incredibilmente solida e che porta ad un disguise perfetto al 100% (95% se lo si capovolge e si guarda attentamente, in modo da vedere due dita, l’inguine e le cosce del robot).
L'unica lamentela che ho è che a volte passandolo da veicolo a robot mi resta in mano la griglia frontale perchè l'aggancio che unisce le due metà è troppo duro.
Alcuni recensori stranieri consigliano di usare cautela nel ruotare i coprispalle per non rischiare di sollecitare accidentalmente il fregio Mack del cagnolino sul cofano. A me sembra di non aver mai corso questo rischio.
Modalità veicolo: Camion cisterna con motrice Mack M915 Line-Haul modificata
Dimensioni: lunghezza complessiva circa 19,5 cm. Lunghezza della sola motrice circa 11,5 cm, del solo rimorchio, circa 13 cm. Altezza circa 6 cm, marmitte incluse.
Colori: Marrone (maggior parte del veicolo) grigio (cisterna, parafanghi, marmitte) dettagli in rosso (vetri) argento (parte dei serbatoi) bianco (tubi), nero (ruote e griglia anteriore).
In vehicle mode DoTM Voyager Megatron è proprio piccolo; messo accanto a Reveal the Shield Deluxe Optimus Prime, che è una motrice senza rimorchio, la differenza è bella evidente: risulta più alto e lungo della motrice con rimorchio di Megatron. Da non fanatico delle scale in realtà non mi sento danneggiato da questo confronto, ma ritengo doveroso avvisare coloro che ci stanno attenti: difficilmente questo Megatron sarà in scala realistica con gli altri vostri modelli. è altamente dettagliato ma ogni tanto i passaggi dalla plastica beige a quella grigia lo rendono un po' discontinuo (ebbene sì: questo modello praticamente non ha verniciature, a parte qualche sbavatura color ruggine e due dettagli cromati; strana scelta, la ruggine in alcuni punti è dipinta ma non scolpita mentre in altri è scolpita ma non dipinta, similmente a Skids/Mudflap camioncino dei gelati). I dettagli che colpiscono di più però sono quelli del veicolo, dai tergicristalli ai tubi della cisterna, fino al cagnolino della MACK stilizzato sul cofano, si può dire che ha tutti i particolari realistici: ecco perchè rimpiango che sia così poco dipinto, almeno i fari posteriori avrebbero potuto verniciarglieli, tanto per dire.
Il convoglio sterza, come se avesse un vero gancio di traino, anche se il rimorchio non si può sganciare: tocco di classe!
Nel film il camion presenta ancora più accessori superflui del modello: più catene, reti, e una griglia anteriore più prominente e minacciosa. In questa versione invece per conferirgli un aspetto più strano gli hanno fatto il vetro del passeggero sporgente: credo che sia per richiamare l’asimmetria del volto del robot.
Il mantello tendone, mentre nel robot ha gli incastri nelle spalle, in modalità veicolo sta solo appoggiato. L’arma scompare completamente nella cisterna e questo è uno dei motivi che mi hanno fatto apprezzare questo modello più di tanti altri della stessa serie.
Le prese MechTech visibili in modalità veicolo sono di nuovo 5: quella del tettuccio, che ha un blocco a molla per no risultare in un buco quando non è utilizzata, le tre dell’arma sulla cisterna, e le due dei polsi del robot sui serbatoi laterali della motrice. Le istruzioni descrivono una specie di battle mode utilizzando l’arma sul tetto in modalità veicolo, ma secondo me è piuttosto brutto.
Considerazioni finali
DoTM Voyager Megatron è immediatamente riconoscibile per il personaggio che è, ha una modalità realistica e credibile senza sacrificare troppo al robot mode e viceversa, ed ha il carisma del leader. L’elevata posabilità, la solidità del forma camion, la cura del dettaglio e degli accessori, adombrano i due difetti marginali che ha: essere piccolo (difetto in gran parte compensato dal fatto che tutti i modelli nuovi sono più piccoli del solito a causa dell’utilizzo di più plastica nelle armi) e di essere praticamente in bianco e nero (virato seppia). Consigliato anche a chi intende prendere o ha già altre versioni di questo personaggio.
Re: Transformers DOTM Megatron (Voyager) *MechTech* (recensione)
Molto interessante la versione cisterna di Megatron... anche se avrebbero anche potuto renderle merito con una scala maggiore e qualche gradazione di colore con più contrasto...
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